I denti sono una parte del nostro corpo che riesce a conservarsi meglio nel tempo, ciò ha reso possibile la scoperta di molte abitudini alimentari e quotidiane dei nostri antenati. Prima fra tutte l’uso del Cyperus rotundus per la cura dei denti: questa pianta era rinomata per le sue proprietà mediche e veniva spesso consumata dagli uomini primitivi per prevenire o lenire dolori dentali. Tracce del Cypaerus rotundus sono state rinvenute nella placca dentale di alcuni scheletri ritrovati nel Sudan.
A seconda della conformazione e delle caratteristiche dei denti è stato possibile capire molte cose della vita dei nostri antenati:
- L’usura dei denti, in particolar modo dello smalto dentale, è riconducibile ad un consumo di cibi duri e granulosi, in quanto poco puliti e contenenti tracce di terra e sabbia. Inoltre lo smalto danneggiato è anche sinonimo di soggetti ammalati o mal nutriti.
- La presenza di carie è legata ad un’alimentazione ricca di piante selvatiche pregne di sostanze zuccherine, il tutto riconducibile a società precedenti la nascita dell’agricoltura.
- Il tartaro nasconde spesso tracce di camomilla utilizzata molto probabilmente per le sue proprietà antiinfiammatorie, ma anche granuli di amido riconducibili a piante arrostite sul fuoco. Grazie al tartaro si è potuto confrontare come le società pre-agricole avessero abitudini alimentari ben differenti rispetto ai primi agricoltori: gli effetti delle piante selvatiche sui denti erano diversi rispetto ai cibi coltivati.
La scoperta di alcuni fossili di 130.000 anni fa ha dimostrato come gli uomini di Neanderthal siano stati tra i primi ad occuparsi di una rudimentale cura dei denti ad un livello più “tecnico”. Diverse scanalature, graffi e microfratture sono la prova che i denti rinvenuti sono stati trattati con delle primitive strumentazioni per far fronte a problemi quali carie, ascessi ecc.
Sembrerebbe che le carie fossero molto diffuse: gli zuccheri, introdotti con un’alimentazione ricca di piante zuccherine, producevano come accade ancora oggi residui acidi che andavano ad attaccare lo smalto dentale facilitando la comparsa delle carie.
Per riuscire a fronteggiare il problema i Neanderthal si adoperavano con piccole pietre appositamente appuntite con le quali scavavano il dente per ripulirlo dalla carie, così facendo quest’ultimo risultava scheggiato e pieno di graffi ma con il tessuto infetto estratto dall’interno dell’incavo dentale.
Le analisi svolte hanno dunque dimostrato la consapevolezza da parte di queste antiche popolazioni della nocività di alcuni problemi del cavo orale.
Nel corso dei secoli gli uomini si sono evoluti facendo moltissime scoperte e passi avanti negli ambiti più disparati, uno fra questi l’ortodonzia. L’invenzione degli apparecchi ortodontici ed il loro progresso nel corso dei secoli hanno aiutato l’uomo a fronteggiare diverse disfunzioni dentali. Ad oggi questi strumenti sono decisamente più discreti e funzionali come, ad esempio, gli allineatori invisibili: apparecchi ortodontici mobili e trasparenti il cui principale compito è riuscire a risolvere alterazioni dentali che compromettono masticazione, respirazione, articolazione ed estetica, il tutto senza causare dolore o lenire l’aspetto del paziente. Per maggiori informazioni visita il nostro sito e scopri la tecnologia innovativa che si nasconde dietro gli allineatori FlexiLigner.