Anche se permanenti, nel corso degli anni, i nostri denti possono muoversi. Questi movimenti sono del tutto naturali poiché la nostra bocca è sempre soggetta a modifiche. Tuttavia, se tali movimenti iniziano ad essere superiori al millimetro e di conseguenza più percettibili, potrebbero essere il sintomo di qualche problema.
I fattori che possono dare origine ai movimenti dentali sono principalmente tre:
- Micromovimenti naturali
- Malattie dentali
- Trattamenti ortodontici o simili
I movimenti naturali, quelli più impercettibili e lenti nel corso degli anni, possono essere riconducibili a motivi come:
- Invecchiamento: con l’avanzare dell’età la mandibola si riduce limitando in questo modo lo spazio lungo l’arcata inferiore e determinando uno spostamento dei denti nella parte frontale della stessa. Tale pressione genera spesso un affollamento dentale più o meno evidente.
- Denti del giudizio: crescendo per ultimi, capita spesso che questi molari non abbiano abbastanza spazio per riuscire a collocarsi correttamente, ciò genera una pressione sugli altri denti cambiandone gradualmente la posizione.
Quando invece gli spostamenti risultano ben evidenti e decisamente poco graduali potremmo trovarci di fronte a malattie dentali come:
- Parodontite: un’infiammazione del tessuto osseo e gengivale che porta ad una riduzione nel sostegno del dente aumentandone così la mobilità o, nei casi più gravi, provocandone la caduta.
- Bruxismo: l’atto involontario di digrignare i denti, avviene spesso durante il sonno ed applica una continua pressione che, non solo usura i denti stessi, ma li spinge anche a spostarsi in modo anomalo.
- Caduta di un dente: che sia per malattia o trauma, tale situazione genera inevitabilmente un movimento dentale causato dallo spazio vuoto lasciato dal dente; per questo motivo bisogna subito intervenire con una sostituzione per non provocare danni più gravi.
Tutti questi movimenti, naturali e non, possono essere sistemati mediante trattamenti specifici che a loro volta generano altra mobilità dentale per ricollocare i denti in modo corretto lungo le arcate dentali. Che sia per motivi funzionali o semplicemente estetici, i trattamenti ortodontici, mediante l’uso di apparecchi di vario tipo, migliorano la conformazione del cavo orale. Ad oggi, molte “asimmetrie dentali” vengono sistemate grazie all’impiego di apparecchi trasparenti, i cosiddetti allineatori invisibili, che risultano non solo estremamente efficaci ma anche decisamente discreti nel portare a termine il loro compito. La lieve mobilità dentale durante le terapie ortodontiche è del tutto naturale poiché l’apparecchio suscita una continua forza e pressione sulle arcate, tuttavia tale processo risulta decisamente meno doloroso con gli allineatori rispetto ai classici apparecchi fissi, anzi la sensazione che ne consegue è solamente un lieve fastidio durante i primi giorni di trattamento.
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